Anch'esso è indispensabile, perchè noi abbisogniamo di un concetto abbracciante la totalità delle esperienze psichiche svolgentisi in una coscienza individuale; anche qui però il contenuto del concetto dipende naturalmente in tutto dagli altri concetti sussidiari, che meglio dànno a conoscere la natura della causalità psichica. Nella determinazione di questo contenuto la psicologia ha diviso le sorti della scienza naturale in ciò, che il concetto dell'anima, così come quello della materia, è derivato dapprima non tanto dal bisogno empirico di spiegazione quanto dall'aspirazione ad una fantastica costruzione dell'universale sistema cosmico. Ma mentre la scienza naturale ha già da lungo tempo sorpassato questo stadio mitologico della formazione dei concetti e si è servita di alcune idee sorte in esso per avere determinati punti di partenza ad una concezione metodicamente più stretta, nella psicologia il concetto mitologico-metafisico dell'anima ha conservato il suo dominio sino a tempi recentissimi e in parte ancora vi domina. Esso serve non come un generale concetto sussidiario, che debba in primo luogo raccogliere i fatti psichici e in secondo luogo dare la causale interpretazione di essi, ma come un espediente per avviarsi, per quanto è possibile, ad una generale rappresentazione cosmica, abbracciante egualmente la natura e l'essere individuale.
4. In questa esigenza mitologico-metafisica trova le sue radici il concetto della sostanzialità dell'anima nelle sue diverse forme.
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