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      Fintanto che vi sono oggetti, i quali siano assoggettati a questa doppia considerazione, il principio psicologico del parallelismo esige una relazione generale tra i processi dei due lati. Questa esigenza è appoggiata dal fatto, che in questi casi ambedue le forme dell'analisi si riferiscono in realtà ad un medesimo contenuto d'esperienza. Da questo risulta che il principio psicologico del parallelismo non può, per la natura stessa della cosa, riferirsi a tutti quei contenuti d'esperienza, che sono soltanto oggetti dell'analisi della scienza naturale e neppure a quelli che formano il carattere specifico dell'esperienza psicologica. A quest'ultimi appartengono le particolari forme di connessione e relazione degli elementi psichici e delle formazioni psichiche. A queste forme andranno bensì parallele connessioni di processi fisici, imperocchè sempre, quando una connessione psichica mostra una coesistenza od una successione regolare di processi fisici, questi devono direttamente o indirettamente stare egualmente in un nesso causale: questo nesso però non può contenere nulla del particolare contenuto della connessione psichica. Gli elementi, ad es., che costituiscono una rappresentazione di spazio o di tempo, staranno anche nei loro sostrati fisiologici in un regolare rapporto di coesistenza o di successione; oppure agli elementi rappresentativi, dei quali si compone il processo della relazione e della comparazione di contenuti psichici, corrisponderanno certe combinazioni di eccitamenti fisiologici, le quali egualmente si ripetono ad ogni riprodursi di quei processi psichici.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452