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      Ma quei processi fisiologici non potranno nulla contenere di tutto ciò che costituisce la natura psichica delle rappresentazioni di spazio e di tempo, dei processi di relazione e di comparazione, perchè nell'analisi della scienza naturale è di proposito fatta astrazione da tutto ciò che va unito a quei processi fisiologici. Ne deriva inoltre che anche i concetti di valore e di fine, alla formazione dei quali si adoprano le connessioni psichiche e i contenuti sentimentali che sono con quelli in relazione, stanno affatto fuori della sfera dei contenuti d'esperienza che possono essere ordinati sotto il principio del parallelismo. Le forme delle combinazioni, che ci si presentano nei processi di fusione, nelle associazioni e nelle combinazioni appercettive, come pure i valori che spettano ad esse nella connessione totale dello sviluppo psichico, possono essere riconosciuti solo mediante un'analisi psicologica, allo stesso modo che i fenomeni oggettivi di gravità, suono, calore, e così via, o i processi del sistema nervoso sono accessibili solo ad un'analisi fisica o fisiologica, cioè che operi coi concetti sussidiari di sostanza proprii della conoscenza naturale.
      10. In tal modo il principio del parallelismo psico-fisico nel significato empirico-psicologico, che ad esso spetta indiscutibilmente, conduce anche di necessità a riconoscere una causalità psichica indipendente. Questa presenta bensì dappertutto relazioni alla causalità fisica e non può mai cadere con essa in contraddizione, ma ne deve tuttavia essere diversa di tanto, di quanto il punto di vista dell'esperienza immediata soggettiva, proprio della psicologia, differisce da quello dell'esperienza mediata, oggettiva per astrazione, che vale per la scienza naturale.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452