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      Una connessione di toni, tanto nelle sue proprietà rappresentative quanto nelle sentimentali, è più che una semplice somma di singoli toni. Nelle rappresentazioni di spazio e di tempo l'ordine spaziale e temporale è bensì fondato in maniera regolare sulla cooperazione degli elementi che formano queste rappresentazioni, ma quegli ordini non possono in nessun caso essere considerati come proprietà che siano già inerenti agli elementi di sensazione. Le teorie nativistiche che presuppongono questo, si avvolgono in una inestricabile contraddizione e, ammettendo nelle originarie intuizioni di spazio e di tempo successive modificazioni in seguito a determinate influenze dell'esperienza, ammettono sino ad un certo limite un nuovo sorgere di proprietà. Infine per le funzioni appercettive, per l'attività fantastica e intellettiva la medesima legge si esplica in una forma perspicua, non solo in quanto i componenti collegati da sintesi appercettiva a lato al significato che possiedono nello stato isolato, ne acquistano uno nuovo nella rappresentazione totale sorgente dalla loro connessione, ma anche in quanto la stessa rappresentazione totale è un nuovo contenuto psichico, che è bensì reso possibile da quei componenti, ma non è in essi contenuto. Questo appare nel modo più evidente nei più complessi prodotti di sintesi appercettiva, nell'opere d'arte, nella connessione logica del pensiero.
      3. Nella legge delle risultanti psichiche si esplica per tal modo un principio che noi, avuto riguardo agli effetti che ne risultano, designiamo come un principio di sintesi creatrice.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452