I movimenti muscolari che si compiono in un atto esterno di volere, i processi fisici che accompagnano le rappresentazioni sensitive, le associazioni e le funzioni appercettive, ubbidiscono in un modo immutabile al principio della conservazione dell'energia. Ma per grandezze di questa energia conservatisi eguali, i valori e i fini psichici in essa rappresentati possono essere di assai diversa grandezza.
4. La misura fisica, come risulta da queste differenze, ha da fare con grandezze quantitative di valori, cioè con grandezze che permettono una graduazione di valori solo in base ai rapporti quantitativi dei fenomeni misurati. Per contro la misura psichica in ultima istanza si riferisce sempre a grandezze qualitative di valori, cioè a valori che possono essere graduati solo avuto riguardo alla loro natura qualitativa. Per ciò che concerne la produzione di gradi di valore, alla capacità di produrre effetti puramente quantitativi, che noi designiamo grandezza d'energia fisica, può contrapporsi come grandezza d'energia psichica la capacità di produrre effetti qualitativi.
Ciò presupposto, non solo un accrescimento dell'energia psichica può andar unito a una costanza dell'energia fisica, quale è accettata in una considerazione dell'esperienza secondo la scienza naturale, ma ambedue costituiscono per l'appunto le misure integrantisi a vicenda, colle quali noi giudichiamo la nostra esperienza nella sua totalità. Imperocchè l'accrescimento dell'energia psichica cade in giusta luce solo per ciò, che esso costituisce il rovescio dal lato psichico della costanza fisica.
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