Del resto questo principio dell'accrescimento dell'energia psichica come è indeterminato nella sua espressione, potendo essere la misura strardinariamente diversa per condizioni diverse, così è valido solo nella presupposizione della continuità dei processi psichici. E a questa, come suo correlativo psicologico che si presenta in modo non dubbio nell'esperienza, si contrappone il fatto dello sparire di valori psichici.
5. La legge delle relazioni psichiche costituisce un complemento alla legge delle risultanti, imperocchè essa non si riferisce al rapporto, che i componenti di una connessione psichica hanno al contenuto di valori che si esplica in questa connessione, ma al rapporto reciproco dei singoli componenti. Mentre la legge delle risultanti vale pei processi sintetici della coscienza, la legge delle relazioni vale per quelli analitici. Ogni scomposizione di un contenuto di coscienza nelle sue singole parti, quale avviene dapprima già nelle rappresentazioni sensitive e nelle associazioni, per l'apprendimento successivo delle parti di un tutto rappresentato, solo in un modo generale, e poi, in forma più chiara, per la divisione delle rappresentazioni totali, è un atto d'analisi di relazione. Egualmente ogni appercezione è un processo analitico, in cui due fattori si possono distinguere: il risalto di un singolo contenuto e la delimitazione di esso rispetto agli altri. Sul primo fattore si fonda la chiarezza, sul secondo la distintezza dell'appercezione (pag. 169). Da ultimo la legge delle relazioni trova la sua più completa espressione nei processi dell'analisi appercettiva e nelle funzioni più semplici che sono fondamento di questi processi, nelle funzioni della relazione e della comparazione (pag.
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