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      In quanto le risultanti di processi psichici affini inchiudono contenuti che non erano presenti nei componenti, questi nuovi contenuti entrano tuttavia in relazione coi componenti precedenti, così che ne restano modificate le relazioni tra questi primi componenti e in conseguenza di ciò anche le risultanti di nuova origine. Questo principio di relazioni progressivamente mutantisi si manifesta nel modo più evidente, quando in base alle relazioni date si forma una rappresentazione del fine. Imperocchè la relazione dei singoli fattori tra loro viene considerata come una connessione di mezzi, per la quale il prodotto risultante ha il valore di fine cui si mira. Pertanto il rapporto degli effetti al fine rappresentato qui si presenta in modo che in quei primi effetti sono sempre dati ancora effetti secondari, i quali se non erano pensati nelle precedenti rappresentazioni del fine, entrano tuttavia in nuove serie di motivi, e per tal guisa o modificano i fini già presenti o ad essi ne aggiungono di nuovi.
      Il principio dell'eterogenesi dei fini regge nel suo più generale significato tutti i processi psichici; ma nella particolare veste teleologica che ad esso ha dato il nome, si trova innanzi tutto nel campo dei processi di volere, perchè in questi le rappresentazioni del fine accompagnate da motivi sentimentali hanno capitale importanza. E però fra i dominî applicati della psicologia l'etica è appunto quella, per la quale il principio in parola ha il maggior valore.
      4. La legge dello sviluppo per contrari è un'applicazione della legge del rinforzamento per contrasto a connessioni più estese, che si dispongono in ordine di sviluppo.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452