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      Al quale sembra ancora vedere la biancheria sciorinata al sole ingombrare finestre e strade, l'immondezza accumulata arrivare fin sotto le finestre, le vie male illuminate e... cento altre cose.
      Poi... poi ricorda i Francesi dell'ultima occupazione con le loro prepotenze, i loro disordini e la loro iattanza straniera; la battaglia di Mentana, l'eccidio della casa Ajani, il crollo della caserma Serristori e le conseguenti decapitazioni di Monti e Tognetti, con tutto lo spaventoso apparato de' fratelloni, delle tavolozze appese sui canti delle strade e del lugubre suono di tutte le campane di Roma... Ed ancora le inverosimili leggende che udiva bisbigliare sul conto di Garibaldi. L'Eroe di quando in quando compariva (ora vestito da mendicante, ora da frate o in altra foggia, un giorno sulle barricate di porta Pia, talvolta alla basilica di San Paolo, vi diceva la messa e partendo rivelava il suo nome!... Ricorda poi l'aurora boreale del 1870 sulla quale si ricamarono dal popolo le pił strane predizioni; la guerra franco prussiana, gli ultimi giorni del dominio Papale con i relativi caccialepri (guardia urbana) e gli zampitti...
      Egli vide Pio IX il 19 settembre benedire le barricate... e vide anche la breccia di porta Pia, il sincero entusiasmo dei romani, l'ingresso delle truppe italiane, lo sfogo contro i soldati del Papa; la Guardia nazionale, l'alluvione del Tevere, l'ingresso di Vittorio Emanuele II. Conseguentemente le inevitabili disillusioni e la estrema miseria per l'inevitabile rivolgimento nelle condizioni in ogni ceto della popolazione, dovute in tutto modificarsi.


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Usi costumi e pregiudizi del popolo di Roma
di Luigi Zanazzo
Societą Tipografico Editrice Nazionale Torino
1908 pagine 297

   





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