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      E llàssela ggirà'".
     
      Il comico del giuoco sta in questo, che mentre la conta cerca la ciavatta presso un giocatore che suppone la tenga nascosta, se la sente sul meglio picchiare sulla schiena, fra le risate di tutti i suoi compagni.
      Il giocatore scoperto possessore della ciavatta, prende il posto della conta, e il giuoco seguita quindi a piacimento dei componenti il medesimo.
      20. - "ER PERCHÉ,,.
      Parecchi ragazzi e ragazze siedono; e la mamma va in giro facendo delle domande ad ognuno di essi, come p. es.:
      MAMMA. È vvero che oggi è una bbella giornata?
      R. Bellissima.
      MAMMA. E perchè bbellissima?
      R. Sfido co' 'sto bber sole!
      MAMMA. E perchè c'è 'sto bber sole?
      R. Annatejelo a ddomannà.
      MAMMA. E pperché: annatejelo a ddomannà.
      R. Si nu' lo sa lui, come volete che lo sappi io? ecc.
      E così l'una insiste coi pèrché, e l'altra se ne schermisce per il semplice motivo che se essa pronuncia la parola perchè, o non risponde prontamente, o non adduce ragioni sempre diverse, è obbligata a pagare il pegno.
      Quando la mamma vede che non può trarre in fallo un giocatore, passa avanti e fa lo stesso con un altro, anche, se lo crede, cambiando dialogo.
      21. - A FFICHÉTTO.
      Scherzo che si fa ad altri prendendogli il mento fra il pollice e il medio, e premendogli intanto le labbra con l'indice.
      22. - AR "CAMPANELLO".
      Si fa la conta. Colui cui torna il conto deve ritirarsi in una camera vicina.
      Allora il capo-giuoco con gli altri giocatori combinano uno scherzo, o un servizio che la conta, allorchè sarà invitato nella camera de' suoi compagni, dovrà fare a uno o a più di essi.


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Usi costumi e pregiudizi del popolo di Roma
di Luigi Zanazzo
Società Tipografico Editrice Nazionale Torino
1908 pagine 297

   





Bellissima Sfido Annatejelo