Chi viene preso o perde il posto, passa nel mezzo, e il giuoco seguita.
28. - LA SCÒLA.
Uno dei fanciulli che giuoca si finge maestro; gli altri compagni si fingono scolari, rifacendo più o meno bene tutto ciò che alla scuola si usa di fare.
29. - LI COLORI.
Dei quattro giocatori più grandi, uno fa da capo-giuoco, un altro da Madonna, il terzo da Angelo e il quarto da Diavolo.
Il capo-giuoco dà a ciascuno degli altri giocatori, in segreto, il nome di un colore: verde, rosso, turchino, giallo, avana, ecc.
Viene la Madonna.
- Bussa bussa.
Il capo-giuoco le domanda
- Chi è?
- Vojo un colore.
- Che ccolore?
(Per esempio) - Turchino.
Il giocatore che ha il nome di tal colore si presenta, e la Madonna se lo conduce in Paradiso. Se però il colore richiesto manca, allora il richiedente (la Madonna, o l'Angelo o il Diavolo) se ne ritorna con le mani vuote.
Si presenta, p. e., l'Angelo, chiede un altro colore, che, trovatolo se lo conduce con sè.
Terzo viene il Diavolo, e si conduce seco colui che rappresenta il colore richiesto.
Il giuoco segue così fino alla fine; e la difficoltà sta nel trovare, tra i componenti di esso, i colori desiderati dalla Madonna, dall'Angelo e dal Diavolo, e che difficilmente si trovan tutti tra coloro che giuocano.
Finito il giuoco, i giocatori che stanno in paradiso deridono i compagni che sono condannati all'inferno, loro dicendo: Tappo de cacatore, o altre parole di scherno.
30. - PIS'E PPISÈLLO.
Più bambini si mettono a sedere in fila con le gambe stese ed i piedi pari, mentre uno di loro, il capo-giuoco, resta diritto con una bacchetta in mano, o anche senza la bacchetta, e recita la seguente filastrocca, toccando successivamente, con la bacchetta o con l'indice della mano destra, a ogni accento del verso o un po' a capriccio, un piede de' suoi compagni, e nell'ultimo verso un piede ogni parola:
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Madonna Angelo Diavolo Madonna Madonna Paradiso Madonna Angelo Diavolo Angelo Diavolo Madonna Angelo Diavolo Tappo
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