Pagina (202/297)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Viene chiamato il boja, il quale tutte le volte che si presenta davanti al re è obbligato a salutarlo, battendo la mano sinistra nel braccio destro, il quale deve correre anch'esso contro la mano.
      Il re ordina al boja il numero delle mazzaroccate dicendo, p. es.: cinque de sale, otto de pepe, dieci d'ajo, ecc.
      La regina può fare grazia se le viene chiesta, o può aumentare a piacere la dose delle mazzaroccate.
      Qualora però il gatto indovina chi è il sorcio, tocca a questo il buscarsi quel numero di colpi che il re comanda.
      58. - BATTIMURO.
      I giocatori (due, quattro, sei) fanno il tocco. Il preferito dalla sorte batte il suo bottone, o il suo soldo, contro il muro, il quale soldo, di rimbalzo, va a cadere in terra. Il secondo batte a sua volta; e se il soldo suo va a cadere a una spanna da quello del compagno, vince e se lo prende. Se invece va più distante, tocca di nuovo a battere alla conta, o se sono più di due, al terzo, al quarto, successivamente.
      59. - LI SORDATI O A FFÀ LA GUERRA.
      Uno fa da capitano, da sergente o da caporale, e gli altri giocatori fanno da soldati tenendo in mano invece del fucile una canna, un manico di scopa, un bastone, ecc. E tutti disposti in fila fanno le manovre. In questi ultimi tempi era molto in voga fare li soldati in Africa, con i relativi Barattieri e Menelich, ed i Russi e Giapponesi, giuoco che spesso degenerava in serie baruffe con accompagnamento di scapaccioni o bastonate, poichè si finiva col fare la guetra, giuoco che si usa spesso fra i nostri ragazzi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Usi costumi e pregiudizi del popolo di Roma
di Luigi Zanazzo
Società Tipografico Editrice Nazionale Torino
1908 pagine 297

   





Africa Barattieri Menelich Russi Giapponesi