Viene chiamato il boja, il quale tutte le volte che si presenta davanti al re è obbligato a salutarlo, battendo la mano sinistra nel braccio destro, il quale deve correre anch'esso contro la mano.
Il re ordina al boja il numero delle mazzaroccate dicendo, p. es.: cinque de sale, otto de pepe, dieci d'ajo, ecc.
La regina può fare grazia se le viene chiesta, o può aumentare a piacere la dose delle mazzaroccate.
Qualora però il gatto indovina chi è il sorcio, tocca a questo il buscarsi quel numero di colpi che il re comanda.
58. - BATTIMURO.
I giocatori (due, quattro, sei) fanno il tocco. Il preferito dalla sorte batte il suo bottone, o il suo soldo, contro il muro, il quale soldo, di rimbalzo, va a cadere in terra. Il secondo batte a sua volta; e se il soldo suo va a cadere a una spanna da quello del compagno, vince e se lo prende. Se invece va più distante, tocca di nuovo a battere alla conta, o se sono più di due, al terzo, al quarto, successivamente.
59. - LI SORDATI O A FFÀ LA GUERRA.
Uno fa da capitano, da sergente o da caporale, e gli altri giocatori fanno da soldati tenendo in mano invece del fucile una canna, un manico di scopa, un bastone, ecc. E tutti disposti in fila fanno le manovre. In questi ultimi tempi era molto in voga fare li soldati in Africa, con i relativi Barattieri e Menelich, ed i Russi e Giapponesi, giuoco che spesso degenerava in serie baruffe con accompagnamento di scapaccioni o bastonate, poichè si finiva col fare la guetra, giuoco che si usa spesso fra i nostri ragazzi.
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Africa Barattieri Menelich Russi Giapponesi
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