Pagina (208/297)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Se per caso la pallina da colpire fosse un poco interrata e il giocatore di essa, per averne vantaggio, grida all'avversario, o a colui che la deve battere: Bòtto, scrócchio e pallina che ffugge, la pallina in parola deve essere rimossa dal punto in cui si trova, altrimenti il tiro non sarebbe valido.
      73. - PALAZZO VERGINE.
      Un numero non piccolo di fanciulli e fanciulle fanno ruota prendendosi per mano e, mentre girano, canticchiano:
     
      Palazzo, palazzo vergine,
      Che ll'Angeli ce sonoSi (e qui nominano una delle loro compagne) se rivoltasse
      E un bell' angelo la bbaciasse!
      Piena di rose, piena di fiori,
      Bella zzitèlla, voltàteve voi".
     
      La fanciulla invitata a voltarsi, si volta con la faccia che guarda fuori del circolo, sempre tenendosi per mano alle compagne. Quando poi tutti i giocatori si sono così voltati, il giuoco è terminato.
      74. - MIO BEL CASTELLO.
      Una diecina di ragazzi si prendono per mano; due altri di essi, che fanno da capi-giuoco, si pongono a una certa distanza parallelamente, e poi facendosi loro incontro, cantano:
     
      O mio bbel castello,
      Marcondìrondirondà".
     
      E gli altri fanciulli, in coro:
     
      È ppiù bbello el nostro,
      Marcondìrondirondà".
     
      E nel rispondere così, rincalzano i due primi fino al loro posto. I quali primi, alla lor volta, respingono indietro i compagni, dicendo:
     
      E noi l'abbruceremo,
      Marcondìrondirondà".
     
      E gli altri, come sopra:
     
      E noi l'arifaremo,
      Marcondìrondirondà".
     
      E i due primi:
     
      E noi ce leveremo una pietra,
      Marcondìrondirondà".
     
      E gli avversari:
     
      E noi ce l'arimetteremo,
      Marcondìrondirondà".


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Usi costumi e pregiudizi del popolo di Roma
di Luigi Zanazzo
Società Tipografico Editrice Nazionale Torino
1908 pagine 297

   





Bòtto Angeli