Se per caso la pallina da colpire fosse un poco interrata e il giocatore di essa, per averne vantaggio, grida all'avversario, o a colui che la deve battere: Bòtto, scrócchio e pallina che ffugge, la pallina in parola deve essere rimossa dal punto in cui si trova, altrimenti il tiro non sarebbe valido.
73. - PALAZZO VERGINE.
Un numero non piccolo di fanciulli e fanciulle fanno ruota prendendosi per mano e, mentre girano, canticchiano:
Palazzo, palazzo vergine,
Che ll'Angeli ce sonoSi (e qui nominano una delle loro compagne) se rivoltasse
E un bell' angelo la bbaciasse!
Piena di rose, piena di fiori,
Bella zzitèlla, voltàteve voi".
La fanciulla invitata a voltarsi, si volta con la faccia che guarda fuori del circolo, sempre tenendosi per mano alle compagne. Quando poi tutti i giocatori si sono così voltati, il giuoco è terminato.
74. - MIO BEL CASTELLO.
Una diecina di ragazzi si prendono per mano; due altri di essi, che fanno da capi-giuoco, si pongono a una certa distanza parallelamente, e poi facendosi loro incontro, cantano:
O mio bbel castello,
Marcondìrondirondà".
E gli altri fanciulli, in coro:
È ppiù bbello el nostro,
Marcondìrondirondà".
E nel rispondere così, rincalzano i due primi fino al loro posto. I quali primi, alla lor volta, respingono indietro i compagni, dicendo:
E noi l'abbruceremo,
Marcondìrondirondà".
E gli altri, come sopra:
E noi l'arifaremo,
Marcondìrondirondà".
E i due primi:
E noi ce leveremo una pietra,
Marcondìrondirondà".
E gli avversari:
E noi ce l'arimetteremo,
Marcondìrondirondà".
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Bòtto Angeli
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