Cantilena che seguita a piacere fra i contendenti, finchè non si viene a patti fra loro.
Allora i due primi cedono il castello, ma ad un patto:
E noi ve lo cederemo,
Ma la ppiù bbella venga qua".
Gli avversari accettano, e in cambio mandan loro una compagna. E il giuoco seguita fino a che essi son tutti passati, o meglio si sono ceduti ai due primi, meno due di loro, i quali prendono il posto dei due capi-giuoco, per ricominciare da capo, qualora ne avessero la volontà.
75. - MARIA GGIULIA.
Un buon numero di fanciulle fanno ruota tenendosi per mano.
Una di loro, designata dalla sorte, vien posta nel mezzo del circolo e deve fingere di dormire.
Allora le altre le girano intorno cantando:
Bbella, che ddormiSul letto dei fiori,
Ricevi, dormendo,
Un bacio d'amore.
Un bacio pô offendeLa cara bbambina!
Oh poverina,
Dove sarà?
In cammera sola,
Sicuro a ppettinasse;
El ciuffettino a ffasseLa cara mammà.
Maria Giulia,
D'indove sei venuta?
Arza l'occhi al cèlo,
Fa un salto, fann'un altro.
Fa la riverenza,
Fa la penitenza;
Lèvete el cappelletto,
E dà un bacio a cchi tte l'ha ddetto!".
La bambina, che è nel mezzo, eseguisce quanto le viene raccomandato; e in fine si alza e corre a dare un bacio a una delle compagne che le girano intorno. Questa prende allora il posto di colei che la bacia, e il giuoco ricomincia.
76. - L'IMBASCIATORI.
Identico al giuoco Mio bel castello. Gli ambasciatori sono due e stanno a una certa distanza dagli altri fanciulli che formano catena tenendosi per mano. Nell'andarsi all'incontro, prima gli uni e poi gli altri, canticchiano:
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Giulia Mio
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