- Ecco l'imbasciatoriOmbrill'ombrill'ombrèlla!
- Cosa volete,
Ombrill'ombrill'ombrèlla?
- Vogliamo una regazza, ecc.
- Come si chiama? ecc.
- Se chiama Rosina1, ecc.
- Che ccosa glie farete? ecc.
- Un bell'abbito de bbagarozzi, ecc.
- E nnoi nun ve la daremo, ecc.
- Je farò un bell'abbito de raso, ecc.
- Che scarpe glie farete? ecc.
- Le scarpe de canavaccio, ecc.
- Tienétele pe' vvoi, ecc.
- Je farò le scarpe de séta, ecc.
Così via via, fino a tanto che gli ambasciatori sono invitati a prendersi la ragazza da loro scelta.
L'ultima ragazza che resta viene schernita con il solito epiteto di: Tappo de cacatore.
77. - L'UCELLINO IN GABBIA.
Una certa quantità di fanciulli o fanciulle, prendendosi per le mani, formano una lunga catena, e correndo fanno le viste di giuocare. Ma invece, i birichini, già d'intesa fra loro, circondano per sorpresa il primo ragazzo o la prima persona che s'imbatte sul loro cammino, e facendogli intorno la ruota, cantano:
L'ucellino in gabbiaCe vô la canipuccia
Pe' ffallo mantienè'.
Uno due e ttreNun te posso ppiù ttienè',
Te piglio e tte lasso".
E nel dire così lo rilasciano.
78. - LO SPECCHIO.
È un divertimento che i ragazzi si prendono spesso. Pigliano un pezzetto di specchio, lo collocano contro il sole, e ne ripercuotono i raggi entro le case e sulla faccia di chiunque gli capiti.
79. - NONNO, CÉ PORTI A MMESSA?
Il fanciullo designato dalla conta è il nonno. Cammina curvo, facendosi sostegno del bastone, come se veramente fosse un vecchio cadente.
Gli altri giocatori si fingono suoi nepoti, e lo vanno importunando gridandogli dietro:
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Rosina Tappo
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