Pagina (263/297)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      - Ce ll'ho dde vigna le lumaachee !
      56. - IL VENDITORE DI MÒRE.
      Nelle ore afose dell'estate, sotto alla sferza del sollione, s'udiva e s'ode ancora, sebbene più raramente, il lamentevole ritornello del venditore di mòre:
      - Le mòoree faattee: chi le magnaa le móoree!
      57. - IL GIUNCATAIO.
      Dal giorno dell'Ascensione in poi questo venditore, quasi sempre un contadino marchigiano, va la mattina, vendendo la gioncata che tiene in un secchio di latta:
      - Giungatina frescaa!
      58. - L'ACQUAVITAIO.
      Va in giro nelle ore della notte fino ai primi albori. Egli con voce sommessa, dice:
      - Acquavitaa, acquavitaroo!
      59. - IL CAFFETTIERE NOTTURNO.
      Va attorno nelle ore stesse del suo collega l'acquavitaio, e su per giù, con lo stesso tono di voce, dice:
      - Caffè, per un soldo!
     
      60. - LI VENDITORE DI UOVA SODE.
      Lo si vedeva in giro, e ci va tutt'ora, sebbene raramente, in primavera, e nelle prime ore della notte:
      - Ova toste, ova, ohé!
      61. - L'OLIVARO.
      Si mostra per lo più d'inverno, nelle ore pomeridiane. Come il suo collega l'ovaro, entra in tutte le bettole ed offre la sua merce al grido di:
      - Oliva dorcee, olivaa!
      62. - IL CENCIAIUOLO ISDRAELITA.
      Lacero, con il sacco sulle spalle, si fermava ad ogni tratto di strada, poneva la mano all'orecchio, e con voce gutturale, gridava:
      - Aèoo!
      Grida che ora ha cambiato con l'altro:
      - Ròbbi-véecchii!
      63. - IL VENDITORE D'AGLI E SCOPE.
      È comunemente un contadino marchigiano. Porta sulle spalle un fascio di scope e di spazzole, ed in mano delle serte d'agli:
      - Lo scoparoo, ajaroo!
      64. - IL PAPPINARO.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Usi costumi e pregiudizi del popolo di Roma
di Luigi Zanazzo
Società Tipografico Editrice Nazionale Torino
1908 pagine 297

   





Ascensione