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1 Vedi in Italia Moderna, dell'aprile 1906 il dotto articolo del prof. Vidi: La Medicina dell'esperienza.
1 Ad evitare continue ripetizioni: ciavete, cianno, ciò, ciai, cià, equivalgono a: ci avete, ci hanno, ci ho, ci hai, ci ha, ci avemo, ci abbiamo, ecc.
2 Di questo pronome relativo usiamo generalmente il solo femminile singolare la quale o per la quale. Qui nun sentisse troppo pe' la quale vale: non troppo bene in salute.
3 L'anello nuziale
4 Sana-totum.
5 Elettuario composto di parecchi ingredienti buono a guarire molti mali.
6 Una buona quantità.
1 Lièvito: pasta lievitata, staccata e serbata perchè serva a far lievitare altra pasta.
2 Ricòtta: fiore di latte separato dal siero per mezzo del fuoco.
3 Proverbio moderno che viene dall'antico vocabolo nihil, preso in senso di quel tal collirio di zinco usato anche oggi per medicare le oftalmie. L'errore comune sta nell'aver tradotto il nihil per niente. Belli.
4 Il malocchio, il fascino, il malaugurio. Si crede che alle persone troppo lodate debba accadere disgrazia.
1 Effetto.
2 Seme della canepa che si da a mangiare ai passeri, verdoni, verzellini, ecc.
3 Orzuoli.
4 Effetto.
1 Ombellico.
2 Fignolo.
3 Paretaria.
4 Angina.
5 Emorroidi.
6 Puzzonétto: pignattina.
7 Forse: bicarbonato di calce (?).
8 Castagna porcina: selvatica o ghianda.
1 Carie.
2 Padre Orsenigo, benemerito e popolare dentista dell'ordine de' Fate-bene-fratelli, ora defunto.
3 Di farseli togliere.
4 Singhiozzo.
1 Sterco.
2 Resipèle.
3 Camomilla.
4 Decubiti.
1 Olio di ricino.
2 Barachaìmm: voce ebraica degli Israeliti che per noi significa: andarsene all'altro mondo.
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