1 Apollinare: dove s'impartiva quella che ora diciamo istruzione secondaria classica. Ora vi sono scuole che avviano i giovani alla carriera ecclesiastica.
Uno stornello Velletrano da me raccolto dice:
Campana d' 'o collegio sôna sônaRecazzi a scóla e sservitori 'sala:
Chi ccià l'amanti vecci li rinnova".
2 Ricordo in parodia delle feste piscatorie e delle fontanalia. Moltissimi anni sono, i laghi si facevano anche in via Giulia ed in piazza Farnese.
1 Da nun dì': da non potersi descrivere.
2 Ch'èdera: le voci è ed era se sono precedute da una che nel senso di cosa, si cambiano in edè e in edèra.
3 Il boja. Dal boja Titta Bugatti in poi, tutti i boja si son chiamati Mastro Titta.
4 Questo schiaffo mnemonico è assai comune in casi simili anche fuori di Roma. Ha origine medioevale.
5 Sulla via Cassia. Tomba di P. Vibio Mariano.
1 Antiche Florealia. Vedi: DUBINO L., op. cit.
2 Il giorno seguente alla Pentecoste.
3 Margana.
4 Tremolanti: fiori o rose artificiali il cui gambo essendo di sottile filo di acciaio, ricoperto di grana d'argento, oscilla al minimo urto.
1 Dove ora si è stabilito un garage per automobili.
2 Ciascuna donna che prende parte alla festa è chiamata così.
3 Grosso: moneta di cinque bajocchi.
4 Pavolo: poco più della nostra mezza lira.
5 Peromo: per ciascuno. Si dice sempre così o che si parli di persone o di cose e in qualunque genere.
6 Mammone: il danaro.
7 La cassiera.
8 Per gli altri usi vedi le mie sestine romanesche: Le 'minente a la Madonna der Divin'Amore.
1 Quindici litri.
2 Ad alcuni caporioni di Trastevere ricevuti in udienza dal compianto Umberto I, non ricordo in quale circostanza, il Sovrano domandò loro che cosa ci fosse di nuovo in Trastevere.
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