•22 S. Maria aprutiensis
nebre, di monete o d' altro qualsiasi oggetto. E certo questo sarcofago, sebbene appaia inesplorato, è uno di quelle « seppolture integre di travertino » che, come abbiamo veduto (§ 6), ci narra il Muzii essersi rinvenute negli scavi fatti in S. Getulio, ora S. Anna, nel 1587.
Ma altre tombe degne d' interesse son venute alla luce nel nostro ultimo scavo presso il lato occidentale della torre, il quale descriveremo più avanti (§ 13). Alla distanza di un metro dal descritto muro abbiamo rinvenute due di esse alla profondità dì m. 3.50 e quindi press' a poco a quella stessa del sepolcro di travertino di cui sopra (§ 8). I due scheletri, di adulti, 1' uno dappresso ali' altro, distesi e supini e col capo rivolto ad occidente, erano rincalzati nella terra e solo ai lati avevano grandi mattoni col bollo ^ della dimensione di metri 0.44X0.29 X°-°7> simili a quelli trovati sulla volta del vano centrale della presente chiesa di S. Anna, di cui parleremo (§ 18 ó~) e che con altri rottami e calcinacci servivano a sostenere il tetto.
Tutte queste tombe, le scavate nel 1891 e le altre venute a luce nel 1896 e nel 1897 e anche quelle scavate nel 1898 e qui sotto descritte sono certamente cristiane e appartengono alla seconda epoca fra noi delle chiese cristiane e di quelle, cioè, che sorsero o risorsero dopo la prima distruzione d'Interamnia, seguita, come si sa, nel secolo vi. E ciò noi affermiamo per le seguenti ragioni: i° 1' essere le tombe al disopra delle costruzioni romane, distrutte nel detto se-