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S. Maria Aprutiensis ovvero L'Antica Cattedrale di Teramo.
Studio storico-artistico
Francesco Savini
Forzani & C. Roma, 1898, pagine 112

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ovvero 1' antica Cattedrale di Teramo.
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   potevamo trovar noi, costretti dalle soprastanti case ad arrestarci nello scavo.
   E tornando a questo, diremo, che aderenti al muro orientale della chiesa e posti sul pavimento delle descritte case romane, trovammo 1' ossuario e la tomba, ambedue in grandi lastre di pietra e che, coi loro coperchi monoliti, si veggono nella nostra fototipia (tavola Vili, n. 2, 3, 6 e 7) e sono stati già descritti al proprio luogo (§ 8).
   Veggonsi inoltre (tav. Vili, n, 5 e i 5,) due soglie di pietra (Cimino), insieme col riempiticcio non scavato (n. 11) e con parti di tegoloni, avanzo di due sepolcri cristiani (tav. VII, a, U) già descritti.
   d) Scarsissima però è stata la suppellettile raccolta; un frammento di antefissa fittile, una lucerna simile monolicne ed anepigrafe e un minuto resto di sottile lamina di bronzo, forse appartenuto ad un vaso. Solo cimelio interessante, almeno per la cronologia, ci apparve una moneta di bronzo conservatissima di Gordiano. Nel diritto : busto laureato con la scritta IMP. GORDIANVS Pivs PEL. AVO. Nel rovescio : Apollo seduto seminudo con in mano un ramo d' alloro e con la leggenda: P. M. TR. p. un cos. n p. P. s. e. Il Cohen (l) ne segna V anno di Cristo 241 e pone tal bronzo fra le monete comuni di Gordiano. I segni cronografie! del nostro nummo stabiliscono che le case romane ora scoperte e che dalla esigenza della pubblica strada siamo
   (i) COHEN, Médailles impér., tom. IV, p. 162, n. 292.

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