ovvero 1' antica Cattedrale di Terarao.
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partivasi, non propriamente dal detto angolo, ma qualche centimetro più indentro, e senza che vi apparisse alcuna traccia di colonna simile a quelle già descritte (tav. VII, n. i e io). Non pare che tal muro sia romano, ma neppure siamo sicuri, appunto per quella risega, che esso appartenga ali' antica chiesa e che chiuda a settentrione la supposta nave maggiore. Tal muro si prolunga sotto le private abitazioni poste di contro alla chiesa, ma non sappiamo di quanto, per ragione delle medesime ; intanto aggiungeremo, che, a sette metri dal suo punto di partenza, si dirama ad angolo retto un altro simile muro della stessa grossezza di metri 0.50 e con identica e contemporanea costruzione ; il che finisce ad ingarbugliare la matassa. In ogni modo questo doppio muro non ci dee molto preoccupare; giacché per la dimensione, per la forma e per la postura può credersi benissimo indipendente dalla vetusta .5. Maria aprutiensis.
li. Cotesta molteplice stratificazione, così venuta a luce nella nostra chiesina ed intorno ad essa, mostra chiaramente le successive elevazioni, che con l'andar de' secoli nella medesima sono avvenute. Sono quattro, come abbiamo veduto nel precedente paragrafo, co-testi piani: il primo, quello a livello della presente superficie stradale e rimasto fino agli odierni scavi; il secondo, a 75 centimetri al disotto di questa superficie; il terzo a metri 1.25 rispondente al piano o alle basi dei pilastri già a mezzo rincalzati, e finalmente il quarto, a metri 2.60, ove trovasi il suddescritto pavimento a