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S. Maria Aprutiensis ovvero L'Antica Cattedrale di Teramo.
Studio storico-artistico
Francesco Savini
Forzani & C. Roma, 1898, pagine 112

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ovvero 1' antica Cattedrale di Teramo.
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   stato delle pareti esterne : quelle a mezzogiorno e a settentrione appaiono molto corrose e screpolate e, quel che sembra strano, peggiore è 1' aspetto della parete a mezzogiorno; intatta è quella ad occidente. La cagione non può essere ordinaria, quella delle intemperie cioè, che, come ognun sa, risparmiano i muri esposti a sud ; essa è dunque straordinaria, la quale nel fatto nostro è il noto incendio che subì Teramo nel secolo xu; eli esso infatti son visibilissime, appunto sul lato meridionale della torre, le tracce ;
   //) Notevole in essa è la forma dell' angolo nord-ovest : mentre quello sud-ovest (e insieme forse gli altri due ora nascosti) appare da capo a piedi smussato e con la solita rastrematura degli alti edifizi, questo nord-ovest invece, smussato e rastremato fino ali' altezza di metri 4.75 dal piano del nuovo fossato, giunto a quest'altezza sporge improvvisamente per metri 0.25 dalla parete settentrionale della torre e, divenendo insieme spigolo vivo, non solo non ha più la rastrematura, ma piuttosto spiomba. Lo sconcio di tale risega non può attribuirsi ad un lavoro frettoloso di posteriore sostruzione, di cui or ora parleremo, perché quivi la costruzione non solo appare regolare, ma i massi sono sì bene riquadrati (uno proprio ali' angolo, e che si scorge anche nella nostra tavola VI, ha la lunghezza di m. 1.45), che è uopo escludere ogni ipotesi di quella specie. Quale è dunque la causa di quest' angolo vivo e sporgente? Un valente mastro muratore, da noi chiamato sul luogo, nello scorgere da un canto quello spiombo

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