S. Maria aprutiensis
bre 1897) operare uno scavo sul lato occidentale del medesimo, il quale però non dette il frutto desiderato. Scavato dunque alla distanza di m. 1.1 o dal parapetto del fossato suddetto, alla profondità di m. 4.12, cioè fino al fermo, per una lunghezza est—ovest di m. 3.80 e per una larghezza nord—sud di m. 2.90, trovammo press' a poco nel mezzo e nel senso della lunghezza un avanzo di muro a pietre de' nostri fiumi lungo (per quel che venne alla luce) metri 5.50, spesso 0.50 e alto dal terreno fermo metri 2.60. Lo stato suo grezzo non ce ne mostra abbastanza 1' epoca e la destinazione: solo 1' esser posto ad un metro di distanza dalle tombe, che già descrivemmo (§ 8), ce lo può far credere contemporaneo a queste, ed insieme, per non esservi alcuna apertura e per la sua sottigliezza, un recinto di quel cimitero, di cui sopra (§ 8) abbiamo parlato. Quel che più importa notare si è, che cotesto avanzo eli muro non ha alcuna relazione con la torre, né con 1' antica S. Maria aprutiensis ; anzi esso varrà qui avanti a confermare la nostra tesi che, cioè, la torre era isolata da questa parte occidentale come da quella settentrionale e che quindi ben potea essere un bastione romano della città ai tempi della repubblica.
m) E, da ultimo, tentiamo qui d' indagare 1' uso originario di questo edifizio. Gli stupendi massi di travertino ben riquadrati e posti, come mostra la tav. VI, a filari regolari, ina di diversa altezza, ci richiamano a quelle grandi fabbriche di costruzione quadrata scoverte anche ai nostri giorni in Roma, come diremo