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S. Maria Aprutiensis ovvero L'Antica Cattedrale di Teramo.
Studio storico-artistico
Francesco Savini
Forzani & C. Roma, 1898, pagine 112

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ovvero 1' antica Cattedrale di Tcramo.
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   più innanzi (§ 24), e che si attribuiscono al secolo vi della città stessa. Or anche a questa nostra può assegnarsi press' a poco simil tempo, giacché sappiamo per Plinio, ^ che appunto nel v secolo di Roma i « Piceni in fidem populi romani venere ». Quando la città nostra, allora nel Piceno e che clicevasi Interamnia PraetHltiorum, divenne prima colonia e poi colonia insieme e municipio romano, (2) e piuttosto nella prima condizione, un grande edifizio là si eresse, ove ancor oggi torreggia 1' imponente avanzo. Ma di qual natura fu desso? Appartenne ad un tempio, essendone la cella? Ovvero fu un bastione del recinto della primitiva città romana, quando i nuovi coloni attendevano a fortificarla? Non è certo agevole rispondere a siffatte questioni: intanto diremo che il sopradescritto scavo di esplorazione, da noi eseguito presso la torre, non ci ha nulla mostrato che accenni ali' esistenza di un tempio o di altro civile pubblico edifizio della città. Veramente qui, per arrischiare un' ipotesi e perché ci sembra poco probabile esser questo 1' avanzo di una cella, che sarebbe riuscita troppo alta e troppo stretta, penseremmo piuttosto ad un bastione, e tanto più perché 1' antica scala interna già descritta (/), ed ora rincalzata ma
   (1) PLIN., Hist. nat., lib. Ili, cap. XIII.
   (2) Cf. FR. SAVINI, // comune teramano. Roma, 1895, a pp. 48 e 49. A tal proposito noteremo qui che le ultime scoverie (V. Notizie degli scavi, mese di dicembre del 1897) mostrano che i Romani nel secolo m avanti Cristo fondavano colonie nelle nostre parti per opporle agi' invasori Galli. E non potrebbe supporsi la nostra torre sòrta a difesa delle medesime?

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