ovvero 1' antica Cattedrale di Teramo.
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Quello però, che più importa al fatto nostro, si è il vedere, se questo titolo sia un mero materiale di fabbrica posto nella torre come ogni altra pietra, ovvero si riferisca alla costruzione della torre, sì da dover credere il nostro Caio Acurio uno de' duumviri ed il preposto alla fabbrica o al restauro di quell' edifizio. Se la lapide avessimo trovata inserita nella parete in modo da doverla stimare messa là insieme con la fabbrica del resto, allora la cosa sarebbe sicura e noi attribuiremmo senz' altro ali' ultima epoca della repubblica o alla prima dell' impero (giacché con Caracalla cessa nelle lapidi la designazione della tribù) il restauro della torre, e ciò per aver già noi supposta questa eretta originariamente nel primo evo repubblicano. Ma così, come sta la bisogna, noi possiamo solo supporre che la lapide, già apposta regolarmente, e caduta poi nell' incendio della città nel secolo xn, se non nella rovina del secolo vi, fu rimessa, sì, insieme col pezzo gemello suddescritto nella sostruzione pure suaccennata del secolo xn, ma come semplice materiale da costruzione. Se non che, per andar sicuri di ciò, sarebbe mestieri, come ci scrive il nostro chiaro Barnabei, (I) « anzitutto provare che la costruzione della torre è di « età romana e non medievale, e che ad una costru-« zione simile potè adattarsi, per la qualità del ma-« teriale e per le sue dimensioni, il titolo che vi è stato
(i) BARNABEI, Sua lettera ufficiale da Roma, 19 agosto 1897, n. 5179.
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