S. Maria aprutiensis
« riconosciuto tra i materiali di restauro.....e che essa
« costruzione si riporta ad un periodo anteriore a Cara-« calla, nel qual tempo cessa la descrizione della tribù » .
Intanto noi qui concluderemo col dire, che, in quanto al primo capo, abbiamo tentato nella lettera precedente (m) di dimostrare, che la torre sia romana costruzione e anteriore ali' impero; in quanto al secondo, che il titolo, pur non essendo di grande dimensione, possa supporsi inserito in un edifizio come il nostro, e specialmente a cagion di restauro ; non neghiamo però che a simile ipotesi può fare ostacolo la pietra corrispondente, di sopra descritta, la quale, essendo inoltre così liscia ed anepigrafe, può con altre due simili aver formata la decorazione d'un suggesto o d' una base qualsiasi. Diremo finalmente, in quanto al terzo capo, che il supporre la torre anteriore a Caracalla giova e non nuoce alla nostra ipotesi, della quale del resto sia qui ultimo giudice il lettore.
14. Ma checché siasi infine della primitiva destinazione di questo edifizio, la quale non è certo facile porre in chiaro, dobbiamo intanto qui dire che non una sola fabbrica romana ha preceduto 1' antica S. Maria aprtttiensis, ma un' altra ancora, che si scorge addossata alla suddescritta torre e che appare in quel musaico di sopra (§ io) accennato. È questo un comune opus vermiculatum a sassetti bianchi dell' estensione di una ordinaria stanza di abitazione con intorno una lista azzurra ed in mezzo un quadrato rinchiuso entro una fascia a torri merlate nere su fondo bianco,