ovvero 1' antica Cattedrale di Teramo.
la chiesa, abbiamo tastato tutto il terreno attiguo al-1' attuale muro occidentale della chiesa per l'estensione di metri 6.50. Si può quindi esser sicuri che almeno su questo lato occidentale della chiesa non è esistito mai alcun muro o altro che servisse a chiudere la supposta nave laterale. Ed allora, si dirà, ove andrà a finire la chiesa basilicale con le colonne e gli archetti al par di quelle di Roma, a cui si sarebbe potuta paragonare ? Certo se noi avessimo rinvenuto qualche segno di un muro, che avesse potuto arguirsi, a giusta distanza, parallelo alla linea delle marmoree colonne tuttora esistenti e già da noi descritte qui sopra, avremmo sciolta la quistione con sicurezza. Ma il non aver trovato nulla in questi scavi ci obbliga ad abbandonare del tutto, almeno da questo lato occidentale, 1' ipotesi di una navata minore divisa, per colonne, dalla maggiore, come erano appunto le citate basiliche di S. Paolo, di S. Maria in Cosmedin e parecchi altri tempii in Roma. Certo, poteva (e quasi si direbbe, doveva) la nostra S. Maria aprutiensis esser tale nella sua prima edificazione ; ma la mancanza di ogni analogo segno e' impedisce di fermarci su simile supposizione.
E, per conchiudere qui una buona volta, diremo che da una parte la forma esterna della cappella delle colonne, che sporge, come mostra la nostra pianta (tav. I), in un parallelogramma del tutto indipendente dal muro occidentale presente della chiesa, il quale è anche 1' antico, come hanno provato i ripetuti scavi,