Stai consultando: 'S. Maria Aprutiensis ovvero L'Antica Cattedrale di Teramo. Studio storico-artistico', di Francesco Savini

   

Pagina (72/119)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (72/119)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




S. Maria Aprutiensis ovvero L'Antica Cattedrale di Teramo.
Studio storico-artistico
Francesco Savini
Forzani & C. Roma, 1898, pagine 112

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ovvero 1' antica Cattedrale di Teramo.
   75
   sarcofago : non ci sembra poi essere appartenuto ad un altare o ad un pluteo e nemmeno ad un ambone, sia per la sua grandezza e sia per la natura della decorazione.
   Passando ora alla seconda categoria, ossia alle sculture del terzo periodo detto italo—bizantino, diremo che pezzi schiettamente dello stile di tal periodo senza richiamo a quello del precedente non vi sono, né, del resto, vi possono essere ; giacché gli artefici italiani di esso terzo periodo non fecero altro che imitare, per quanto goffamente, i loro maestri greci dell' anteriore, solo abbandonandosi, come si è detto, ad una vena feconda di tutte le fogge d'intrecciature che costituiscono, come scrive il Cattaneo,(l) «la nota dominante» nelle sculture del terzo periodo. E difatti noi vediamo le trecce dei nostri numeri 2 e 4 ed anche del 7, che noi chiameremo a mandorla, imitare sì quelle del battistero di Cividale(l) del 737 e del S. Salvatore di Brescia(2) del secolo vili, ma anche e più le sculture del seguente periodo italo-bizantino, siccome quelle del ciborio di Porto dell'816,(3) di S. Clemente al Celio in Roma(4) del secolo ix, di S. Lorenzo fuori le mura di Roma(5) del 1024, del battistero di Pola (6)
   (1) CATTANEO, op. cit., fig. 35.
   (2) Ibid., fig. 65.
   (3) Ibid., fig. 86.
   (4) Ibid., fig. 94.
   (5) Ibid , fig. 98.
   (6) Ibid., fig. i io.

Scarica