ovvero 1' antica Cattedrale di Teramo.
medesimo appare schivo da ogni traccia di fuoco, mentre l'elemento distruttore del secolo XIT, come spesso anche oggi si vede in quegli avanzi che si vanno scavando e che mostrano segni indubitati di avvampamento, fu il fuoco. Dunque le colonne, di cui parliamo, hanno assistito alla seconda ruina della città, cioè a quella del secolo xn, siccome appunto è seguito della grande torre, già descritta (§ 13), il cui lato meridionale ha gfrandi ed evidenti tracce del subito incendio. Ma la
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prova più convincente, che il tempio romanico sia stato rialzato poco prima della detta ruina, noi la troviamo nella fattura delle quattro vele della vòlta a crociera del corpo centrale dell'attuale chiesa, la quale fattura, messa a confronto con quella solida e regolare delle nervature e dei rinfianchi che queste sostengono, ci si mostra tanto irregolare e, diremmo, tumultuaria, che è uopo supporle rifatte in fretta e in furia subito dopo l'incendio della maggior parte della cattedrale, onde fornire di pronta e necessaria covertura la parte superstite della medesima. E lo stesso fatto è avvenuto anche oggi, quando, scavatosi fino al piano antico della chiesa e toltosi l'intonaco delle suddette vele, queste, mostratesi nella loro misera nudità, hanno minacciato di cadérci addosso, e tanto che siamo stati costretti a rifarle tosto, per quanto con lo stesso metodo, altrettanto con un più regolare magistero. Un'altra prova, che questa mal costrutta volta sia stata rifatta subito dopo 1' incendio, si trae dal trovarsi essa ben legata ed innestata all'arco posto verso l'aitar mag-