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S. Maria Aprutiensis ovvero L'Antica Cattedrale di Teramo.
Studio storico-artistico
Francesco Savini
Forzani & C. Roma, 1898, pagine 112

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   S. Maria aprutiensis
   per un certo tratto in tutto il giro dell' arco. Indossano ambedue una bianca tunica e sopra questa il pallio colorato, grandiosamente panneggiato sebbene a pieghe spesse e dure ; toccano con la punta dei piedi, sollevati e quasi in atto di librarsi in aria, un tronco di colonna di marmo pure a colori, con capitello corinzio a foglie d'acqua, ma molto solcate. L' angelo verso l'aitar maggiore ha il pallio verde, le ali rosse e 1' aureola gialla ; 1' altro verso la sagrestia porta il pallio rosso, le ali verdi e il nimbo rosso. Variano altresì i colori dei due tronchi di colonne, giacché verso 1' altare maggiore il fusto e il capitello sono rossi, il collarino e 1' abbaco verdi, mentre il fusto e il capitello della colonna posta verso la sagrestia sono verdi, e il collarino e 1' abbaco appaiono rossi.
   a) Questo affresco è il frutto migliore de' nostri scavi ed ha somma importanza per la storia dell' arte fra noi e per quella dell' antica cattedrale apruziense e della stessa città, non che per la conoscenza dell' influsso greco sulla pittura italiana, il quale si estese non solo fino al secolo xn, ma fin' oltre al xv. Esaminiamolo quindi, con le opportune comparazioni da tutti i lati. Prima di ogni cosa diremo che esso ha tutt' i caratteri dello stile bizantino nell' ultimo suo svolgimento in Italia. Difatti uno de' suoi più recenti illustratori, il Diehl/') ci da delle figure bizantine di esso secolo xii, e nelle rappresentazioni e nelle descrizioni,
   (i) DlEHL, L'art byzantin dans l'Italie meridionale, Paris, 1894.

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