ovvero 1" antica Cattedrale di Teramo. 9 ^
gli stessi tipi di quelle qui da noi addotte ;(l) il che prova, per la storia dell' arte locale, 1' influenza dello stile bizantino su quest' ultima, come appunto accade per altri luoghi d' Italia e specialmente della più meridionale. Anzi su tal proposito è utile qui osservare, che parecchi storici, come il Salazaro,(2) pretendono, per soverchio patriottismo provinciale, a detta del Diehl/3) che fra il vii e il xm secolo le scuole locali fiorirono nel Mezzogiorno d' Italia senza alcuna relazione con le scuole e con gì' insegnamenti di Costantinopoli, ciò che combatte con parecchi validi argomenti il Diehl,(4) adducendo i molteplici legami di dominio, di commercio e di arte, che stringevano l'Italia, particolarmente meridionale, a Bizanzio.
Anche il Bayet,(5) ragionando delle influenze bizantine in Occidente e lodando il Salazaro, gli fa però
(1) Egli difatti, descrivendo un angelo del secolo XII e riportandone la figura (somigliantissima a quello dei nostri angeli dipinto verso l'altare maggiore) esistente nella chiesa di S. Vito de' Normanni presso Brindisi, così parla : « La téte est fort remarquable. Le nez long, la bouche mince, « Ics grands yeux allongés, la chevelure bouclée retombant sur le front, « le modelé assez ferme et le bel ovale du visage, lui donnant une ex-« pression pleine de vie et de force... C'est une des ceuvres les plus inté-« ressantes de l'école italo-byzantine » (p. 50). Poi egli continua (p. 88) a dire che « les mains effilées » sono pure un altro carattere delle figure bizantine. Il tutto, eccetto gli abiti assai ricchi ed ornati indossati dal-P angelo di S. Vito de' Normanni, si trova presso i nostri descritti angeli, come mostra pure la nostra riproduzione (tav. IV).
(2) SALAZARO, Studi sui monum. dell' Italia meridionale, Napoli, 1874-77, 2 v°l-
(3) DIEHL, op. cit., Introduction.
(4) Ibid., op. cit.
(5) BAYET. L'art byzantin (Paris, senz' anno), p. 292 in nota.