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S. Maria Aprutiensis ovvero L'Antica Cattedrale di Teramo.
Studio storico-artistico
Francesco Savini
Forzani & C. Roma, 1898, pagine 112

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ovvero 1' antica Cattedrale di Tcramo. 93
   strano e questa ricostruzione romanica seguita nello stesso secolo xii e i bassorilievi bizantini serviti come semplici materiali nella detta ricostruzione e più sopra (§ 16 ó~) esaminati. Notiamo frattanto, che di tali pitture non mancano altri esempi in Italia e ancor più simili al nostro che non sieno gli addotti delle Puglie; il nimbo, cioè, con la mano divina benedicente: uno se ne trova in Roma a S. Prassede, e notevole ancora è quello testé rinvenuto in Assisi nella cattedrale eli S. Rufino e che appartiene al i 140.
   Il nimbo della chiesa di S. Prassede, da noi diligentemente testé osservato in Roma, è uno de' più preziosi musaici greci del ix secolo in quella città e trovasi nella cappella di san Zenone. Esso contiene il busto del Salvatore con la mano benedicente, ed è sostenuto da quattro angeli posti ai quattro spigoli della volta a crociera e vestiti di bianche tuniche e pallii con breve stola rossa sulla spalla destra e con aureola celeste orlata di bianco. Posano i piedi sul piano azzurro di un tamburo rosso. Un altro nimbo, ma con la Vergine, sostenuto da due angeli, esiste in un affresco del secolo xi nella cripta di S. Maria del Piano ed è riportata dal Salazaro.(l) Ma esempi ancora più determinati della mano benedicente adduce il Didron :(2) egli riproduce da una miniatura del secolo ix della biblioteca allora reale di Parigi un nimbo crucifero con sopra la mano divina e fuori (del
   (1) SALAZARO, op. cit., voi. I, tav. XII.
   (2) DIDRON, Hlstoire de Dleu (Paris, 1843).

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