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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   pitture ed ogni maniera ili vetuste memorie che erano sacrosante alla venerazione degli antichi. E pure a che giova il dolersi ! — Questa è la storia del mondo . . • Tutti i monumenti dell'arte,
   Aborigenes eie. ; e Giustiniano XLTTL ì. ebbe a dire : Italiae cultores primi Aborigenes fttere.
   Ne dico io già come in Cotilia si frati condotti gli Aborigeni , sia per F A terno e pe' Vestiui , sia dai din* torni di Gubbio e di Todi ; mentre in questi due luoghi sono tracce antichissime di questo popolo, pur tuttavolta quel che so di preciso si è, che dagli Abruzzi allargarono nel Lazio e tra i Volsci ; e p» r la verità di questa nostra assertiva , scriveva il su lodato Cesare Canili ( Stor. Univ. Epoc. 3. c. 29. ) » Dicevasi che gli Abrrigeni » cacciati dai Sabini, dalle alture dell' A pennino , fos-» sero scesi ad abitare il Lazio , respingendone i Siculi, . » e fondandovi multi casali , Laurei»lo , Frenesie , La* )> nuvio , Gabio, Alicia., Lavinio, Tivoli asilo della fa-» lidica Sibilla ; Tuscolo , dulie mura di massi quadri* xi lunghi } Ardea , stanza dei Ilululi arricchiti dal cotn-•» mercio , e che mandarono colonie fino a Sagunto di » Spagna. Le distinte popolazioni univa il vincolo reli-» gioso. 11 Luco Ferentiuo , oggi Marino } quello sacro )> a Diana presso Alicia ; l'altro di Veni re fra Lavinio » ed Ardea , erano comuni convegni r ligiosi : sul monte » Albano, somigliante al Panjonio , alle ferie Latine so-)> lenne saer fìzio si celebrava, distribuendo carne a tulle j> le tribù , alle quali dal profondo della selva Albunea » rendeva Oracoli il comune dio Fauno ». Non vogliarn poi trasandare di . riferire, che 1'autorità de) su crnnalo jsiorico e a Aiancala dai piti savi dell' amichila * Plinio infatti ( L. 1. c. '7. ) ci fa sapere che : Colonis saepe niu/atis Lai iu m tenuere aliis temf>orìbiis Abori gene s , P&* Icisgi , Are ade s , Siculi, Aurunci, Rullili. Servio ( En. 1. 1. v. 6. ) scrisse: Tamen Calo in origìnibus dicit hoc , citjus auctoritatem Sallusilas seqitilur in bello Ca-tilinae , primo Italiani tenuisse quosdam qui appellanlur Aborigene $ Kos post e a adveniu JEntae Phrygibtts jun-ctos , Latinos uno nomine nuncupatos. Sallustio nel Catilinario : Urbcm Romam , siculi ego acce pi , con di de re
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