CAPITOLO ir.
IMPRESSIONI £ RIMEMBRA ME DI ALCUNE CITTA9 NELLA PROVINCIA M AQUILA.
Nel suolo Aquilano luogo non v'ha, .non oggetto che non porti o non rammenti nomi famosi. — Quel crollante Anfiteatro, che lotta anco* ra contro la voracità del tempo e rutto distruggitore di tanti secoli (i), ti rammenta la patria
. fi) L'Anfiteatro di cai è parola, superbo monumento dell' Araiternino valore, tutto non giace estinto ; ed il viandante che mira quell'antico- ed eloquente vestigio, dell'A mite mina grandezza , e ne interroga le pietre eloquenti, tosto assalilo da profonde memorie, vi legge a caratteri eterni, corne i nostri padri usassero tanta cura ad invigorire ed addestrare i corpi, prische )' invenzione della polvere pareggiò il fiacco al più robusto: qui i portici , gli archi , le colonne e le sculture ; qui i combattimenti de'gladiatori, delle bestie feroci ed anche le naumachie ; qui i corridori per ben sette volte giravano di seguito»in uti'arringo , e rimanevano vincitori fra immenso popolo plaudente; qui le corone ti davano ai vincenti, perchè degni successori di que' figli degli Dei, che avevano valorosamente difésa In patria. Ed oh ! miracolo delle arti ! quale rimembranza di antiche glorie non risvegli ti! allo strauiero ? Tu rammenti la vittoria d'Apollo sopra Pitone, serpente o tiranno che fosse, cotanto celebrala ne'giuochi Pitici. Tu, appo la selva Ne-luca , richiami alla niente la cacciata dei Persi, e '1 sangue versato per campare la patria dagli stranieri. Tu sul!' istmo di Corinto ogoi tre anni rtituuvavi gì' Islmici, per eternare la memoria di Teseo , tornato vincitore -dei Minotauro per: soccorso di Nettuno. £ che dirò degli Olimpici , che sopra gl'altri tanto grido levarono! L* Spartano che colà vincesse aveva posto eminente in campo y I? Ateniese poteva' sedere fra'magistrati nel Prila* lieo : ciascun viueilore iu fiue , ritornando alla patria ,