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di due famosi, di Appi* Claudio e di Crispo Sallustio : utio de' Decemviri il primo , e clie iu Roma diede principio atta cospicua discendenza de' Ciaudj ; I' altro è detto leggiadramente da Marziale : il primo scrittore di Storia Rouia-na (i), paragonato da Quintiliano a Tucidide , e lodato a cielo da G inviano Polita no (a). Apparteneva quel grandioso monumento all'antichissima Jmitemo, Città , coinè si vuole, fondata da Saturno, detto Sabazio (3), e potente molto
v' entrava per un» breccia aperta , come a significare , che mura «011 abbisognassero Ja dorè vivevano simili cittadini. Ne potrà avveuire al in metili ogni qualvolta si rifletta, che in que»ti giuochi, istituiti come si vuole da Ercole , e che «0 ogni cinque anni si celebravano in Olimpia j Alcibiade vi conduce va in un giorno sette cocchi i meiiltfe « principi lontani mandavano i loro cavalli a gareggiare di corso ; qui Pitagora disputava fra i lottatori ; Er«»doio vi leggeva le sue storie ; Empedocle il •uo poema delle Parificazioni ; a Pindaro la minor Corinna rapiva gli allori nella tenzone vocale ; Eschilo , Sofocle , Euripide vi rappretentavauo le loro trilogie : a dire iu breve * qui ti recitavano orazioni applaudile da un popolo che perdonava le presunzioni e fin i delitti , purché à sapesse blandirgli f orecchio ; scultori è pittivi esponevano al giudizio pubblico quadri e statue , che i moderni ammira no e non raggiungono \ i magnanimi vi godevano della loro gloria ; Temistocle vi colse la più doloe ricompensa ; Platone vi prelibò V iromorta-liik.
(1) Lib XIV.
(1) in Actio. — Leggi ancora un nostro cecino Biografico nella serie degli illustri Aquilani, Capitolo VI.
(3) Buina cosa di preciso possiam dire sulf origine di Amiterno ; pur lutlavolta quel che sappiamo di certo zi « 5 che quivi parlava» la lingua Osca , confortile a quanto ci le sapere Tito Livio ( X. 30 ), la quale era già fumala uu dodici aecoli prima di Celato uusiro Si-