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» za ( qui soggiunge il Cirillo ) ancora pel gran » contrasto, e lunga resistenza che fece alle for-» ze Romane e particolarmente sotto il consolaci to di Spurio Corvilio, il poter del cui esercì* » to riferisce Livio essere stato di ventimila coitili battenti e di arme e di valor d'animo non » inferiore ad altro di quei tempi. Con quelle » legioni e con quelle .che governava M. Attilio » nei campi Interrannati ,- fu da questo Console » al fine assediato , e debellato A mi terno , con » la molle di duemila ottocento cittadini , e » quattromila duecento settanta prigioni (i). E » nondimeno dopo questa notabile calamità, àe-» scrivendo il medesimo Autore i popoli che » volontariamente si offersero a Lucio Scipione s» al passar nell' Asia riferisce , esservi stati gli » Amiternini (a) ». Ma checche sia di ciò, A-miterilo cospicua Città: dborigenum etiam temporibus , al dir di Fontano , adorava Saturno e Giano con* tutta la caterva degli Dei del - Paga-
(•) Àmìfemum Oppidum ( scriveva T. Livio Decad. i. Lib. io. ) de Samnitibus vi cepil t coesa ibi milìia hominum duo ferme , alque (Stingenti , capta quatuor mdlia ducenù septuaginta.
(a) A in iter no travolta dalla potente ambizione di Roma nel tempo delia sua guerra co*Sanniti, fu da Augusto ridotta in Prefettura 5 sotto Adeiano ed Onofrio , che TItalia divisero iu Provincie, divenne porzione delia provincia Valeria ; durante il dominio Longobardico fu compresa nel Ducalo Spolettano 5 poi essendo venuto T impero d' Occidente in mano di Otlone I , Ai da co» etui donaia col contado di Porcona alla S. Sede nel cjè% , e finaJmrnte nel «069, o in quel torno, soppressa jJ Vejco\auto AiiiUeruiuo fu riunita alla Diocesi R etina.
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