— notata da Silio Italico (i) e da altri assai. Che se inscrizioni ed anticaglie si rinvengono di tanto in tanto a rammentarne la cessata esistenza ; noi ignoriamo e 1' epoca e le ragioni della sua distruzione.
   A tre miglia da Forali sorgeva Testrina Capitale dei Sabini, ed in cui ebbe origine la gente sabina (a). Fu ancora decantata da Dionigi d' Àlicarnasso , Strabone e Silio Italico , per la lunga dimora che vi fece il Dio Sabo (3):
   (i) Silio Tlalico Lib. 8.
   » Casperula, litinc Foruli, raagnxque Reale dicatum.
   (?) Zenodoto Trezenio , il quale scrisse accuratainen* te la storia degli Umbri, ci & sapere che questi indigeni abitarono primieramente nelP agro Rietino , e che di là espulsi per opera dei Pelasgi si estesero nell'agro Sa-bino, occoptndo Téstrioà ed Amiterno capitali della Sa* bina^ tal t:he presero la nuova denominazione dei Sabini. In prosieguo l'incremento dei Sabini giunse tant* oltre , che non solo impadronirono di Lista e Cotilia Capitali degli Aborigeni, per quanto sappiamo da Dionigi d' Àlicarnasso ( Lib. /. ) ; ma quel che più monta si è che dai Sabini si fan discendere quasi tutti i popoli dell' Italia meridionale, che si estendono sugli Appennini. Strabone infatti dai su lodali Sabini fa discendere i Piceni ini ed i Sanniti , da questi i Lucani e dai Lucani i Bruzi ( Strabone Lib,, FUI ). Dai Sabini, dice Festo, discesero i Marsi ; come dai Marsi gli Ernici e i Marrucai , secondochè ci fecero sapere Servio ( Comni. alt E' neide Lib. FU ) e Catone ( De Ori gin. L 11. ). Ennio ( Ne' Frammenti ) e Giovenale ( Sat. XF. ) dai Sabini fanno d scendere i Vestiui ; Ovidio ( Triti. Lib. Ili ) i Peligni; Plinio ( Lib. ///. c. i3 ) i Piceni, come Strabone ( Lib. F. ) dai Piceni i Picentini. Dai Sabiui disceselo infine i Sanniti , e lo asseriscono concordemente Strabone , Vairone , Servio, Festo e Plinio ; i quali convengono ancora nel dire che dai Sanniti discesero gl'lrpini , i Campani ed i Lucani.
   ^3) 1 Sabiui, lauto celebrati pel loro religioso ca~
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