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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   colui die non solo vantavasi aver dato l'origine e la denominazione ai popoli Sabini (i); quanto perchè fugati valorosamente gli Aborigeni da Lista e Colilia , e vinti gli Umbri nell' Umbro-Sabina , ivi fondò la città di Curi, celebre patria di T. Tazio e di Numa Pompilio (2): l'uno
   ratiere, riconóscevano in Sabo, o Sanco, ammiralo prima sotto spoglie mortali, uno de'più vantati Numi, quale appunto fu Ercole tra Greci e Vulcano agli Egizi $ onde S. Agostino ( De Cìv. Dei XV111. ig. ) disse : Sabini etiam Re geni suum primum Sancum, sive ut aliqui appellane Sanctum , relulerunt in Deos. Varròne ( Lib. JF. 10. ) conchiuse: Sarìctum a Sabina lingua, et Herculem a Grccca. Silio Italico lo chiamò : autor della gente Sabina , e padre Virgilio ( Eneide Vlt ):
   » . ..............paterque Sabinus
   Visitator , curvam servans sub imagine falcem. Lo stesso nome gli danno Ovidio, Properzio ed una iscrizione ritrovata in Pizzoli\
   (i) Cosi Silio Italico ( De Bella Punico L. FUI. p. 421' ) cantava sull'oggetto:
   » Ibant, et tati par sanctum voce canebant» » Auctorem gentis 5 pars laudes ore ferebat, » Sabe , tuas , qui de proprio cognomine pritnus » Dixisli populos magna ditione Sabinos.
   (a) Per ciò che riguarda Testrina e Curi amiamo riportare uno squarcio di Dionigi d* Alicarnasso ( Lib. 1.) il quale cade or bene in acconcio : Primam autem , egli « cri ve , eorum ( Sabinorum ) sedtm frisse vicum quem-dam , Teslrinam nomine , unde expedilione facta Slabi* nos Rea/inani agrum adhortos tune abitatum A bori gin i-bus , urbem nobilissima m ex eis campisse C utili as. Ac mox sparsis latius colon is , in ter alias multas sed immu-nilas, etiam urbem Cures ab eis con dita m : tegionem autem illos occupasse distantem circiter u8o stadiis ab infero vero 24° insuper; in longitudine™ patere minus mille stadiis. Chiaro adunque rimane che i Testrinesi fu-
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