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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 3t —
   tempi di Giove libero (i) , e della Dea Vesta moglie di Giaiio, da cui , si crede , che prendessero loro denominazione i popoli Vestini (a); che anzi per essere questa Deità ( o meglio Dea Pelasga ) adorata principalmente dai Vestini 7 si defluiva in un' iscrizione : Magna Mater Cestir norum. Gran culto riscoteva ancora in Sulmona e io Teramo ; sotto il nome di Opi fra i Marsi, e con quello di Cibele in Rieti, Cortili io, Chieti
   (i) Oltre il tempio consacrato a Vesta , che è una delle divinità più antiche del Paganesimo, esisterà parimenti nelle vicinanze di Forcona i! tempio di Giove ; e di ciò se ne fa lede da quanto si legge nella vita di S. Giusta , laddove parlandosi del martirio che vi subì questa Beata a9 tempi dell9 Imperatore Massimiano, è scritto: In ilio tunc cusiodes Idolorum ligaverunt Florentium, FVr-licem et Beatam Justam et porlaverunt ilio* cedendo ad C ivi totem Conam ad templum Jovis. D' altronde nessuno v' ha che ignori, che la ci ila di Cona, ossia Forum Co-noè , corrisponde alla sn menzionata Forcona.
   (a) » 1 Vestini ( scriveva lo storico delle cose patrie » diligentissimo Felice Martelli ) si dice che venissero così » chiamati da Vesta moglie di Giano alla quale fu anche » innalzalo un tempio tra Avia e Pelluiuo sotto il nome » di Feronia ; essi souo antichissimi , e del medesimo » corpo de'Siculi come si può conoscere dalle vetustissime » denominazioni che ritengono sino a'giorni nostri alcuui » castelli, come Gofiano-Sicoli, Castel-Vecchio-sub*Equo, » Valle-Siciliaua ec. : nelle quali montagne e villaggi essi x» abitarono ». £ Cesare Cantìi ( Lib. 3. c. s4 ) c' f® feapere sull' oggetto , che » Nel pili elevalo A pennino , » ov' oggi i ne Abruzzi , stavauo Vestiui, Marruciui , » Peligni , Marsi , attorno al Gran Sasso d' Italia , fra » natura selvaggia , rupi, caverne. Il loro couveguo na-» vale era A temo, ove sta Pescara, e mercata vauo i Ve-» stilli di cacio, i Peligni di cera e litio. I Marsi priu-» cipali fra tutti , souo lodali p> r valore e am<>r di pa-» tria , e i loro sepolcri abbwudauo d'armi offensive a.
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