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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   voracità del tempo ; perchè appunto sia perenne testimonianza del furore de9 secoli e della magnificenza di un popolo vincitore. La quale Città , non trasandiamo di notare, fa espugnata dal Con-
   dì Roma : ma essendo P esame di esso lui utile comeches* aia per ciò che concerne le nostre circostanze , diremo io generale sn questo genere di edificio.
   Nella parola Circo vien indicato uno de' monumenti pili ragguardevoli dell' antichità Romana ; ma per trovar l1 origine de' circhi bisogna risalire alla Istituzione de'giuochi Olimpici. -—Lo spazio in cui cotesti giuochi celebravansi era da9 Greci chiamato stadio. Appren-diam da Paasania che lo stadio era semplicetpente odo spazio di terreno battuto e sito d' ordinano a pie dv una collina , e talora , pei
   •tadt erano , come i primi teatri , senza recinto e senza gradini, e gli spettatori allogavansi sul pendio del terreoo che limitava lo stadio paralellamente alla sua più grande dimensione. Ma non tardò 1' artè a prenderne cura. La forma dello stadio fu rinchiusa fra edifici, e vi si costruirono gradini a comodo degli spettatori.' Lo stadio pia bello della Arecia era quello di Olimpia. Pausania ne da la descrizione , e cita ad un tempo lo stadio di Atene; ma quest'ultimo era Romano ed era stato costrutto da Erode Attico, l'amico di Ciceroue. Oltre lo stadio, i Greci aveano l'ippodromo, il quale, secondo lo stesso autore, era un monumento distinto dal primo e serviva senza dubbio unicamente alle corse de'cavalli.
   Questi due generi di edifici furono dai Romani congiunti iu un solo , al quale essi dettero maggior grandezza e splendore , ed il nome di Circo.
   A Tarquinio generalmente si attribuisce la fondazione del primo circo , che fu costrutto a Roma nella valle Murcia, tra 1' Aventino e' 1 Palatino , nel luogo medesimo in cui Romolo , celebrandovi con malizioso intento de' giuochi, fe rapir le donne che i Sabini avean condotte allo spettacol novello. Dionigi d' Alicaruasso dice che Enea introdusse 1' uso de' giuochi in Italia, e che i
   che vi si celebravano