Stai consultando: 'L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo ', Angelo Signorini

   

Pagina (37/257)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (37/257)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   - 37 -
   sole Romano Papirio , allorché Spurio Corvilio debellava Àmiteruo. Poi decaduta maggiormente nel Medio-Evo , e come si crede sotto i Normanni9 di lei oggi altro non resta che una crollante an-
   Romani li ricevettero dagli Etruschi. Or è noto che Tar-quinio era originario di Eiruria.
   I circhi eran (ulti presso a poco disposti della stessa maniera, tranne il maggiore o minor grado di ricchezza che si dava , secondo la loro importanza , alla costruzione di essi. Essi contenevano uno spazio molto piti lungo che largo, terminato in una delle sue estremila in semicircolo e circondato intorno di gradini , fuorché nel lato opposto alla parte circolare , ove trovavansi disposte le mosse ( in latino carceres ) o rimesse pe1 carri.
   In quanto poi i giuoghi che si celebravano nei Cir-chi è a dire , che in principio questi furono presso a poco gli stessi in Italia che in Grecia ov' erano nati. In Eiruria non furono istituiti sol come piacere, ma come pratica religiosa ; essi vi si celebravan immediatamente dopo i sacrifici. In Roma , in origine venner dedicati al dio Conso e chiamali quindi Ludi Consiliare*; più lardi presero il nome di Ludi magni, come chiamali Cicerone, parlando di quelli eh1 ei doveva far celebrare per la sua edilità ; ed in fine appellaronsi Ludi circense**
   1 giuochi avean luogo o air occasione di grandi calamità pubbliche , o per invocar la protezione degli Dei, o per la salute dell' imperatóre ed il suo ritorno a Roma, o per la dedicazione de templi e d'altri monumenti , o finalmente per la elezion de1 magistrati. Regolarmente ce-lebravansi i giuochi in certi giorni determinali dell'anno; ve ti'eran pure di quelli che ricadevano ogni lustro, cui chiamavan quinquennali. Le spese erau d'ordinario latte dallo staio ; ma qualche volta quelli che aspiravano a delle pubbliche cariche davan ancor9 essi de' giuochi per attirarsi il favor popolare. I giorni della celebrazion dei giuochi erano annunziati anticipatamente, e , noti ap* pena , accorrevano d' ogni parte in gran folla gli spetta* turi alla capitale. Di que'giorni cbiudevansi le botteghe, sospende valisi gli affari , e Roma si abbandonava tutta quanta alla gioja ed al piacere»
   v^ooQie