— 55 —
miracolo di erudizione e di dottrina, deponeva in volumi innumerevoli la sua sapienza , che poi fatalmente perdemmo ; quella di Tivoli, ove Crispo Sallustio dettava quelle storie immortali, che dovevano insegnare ai posteri le prime cagioni perchè la più grande delle Repubbliche del mondo crollò. In breve ti rammenta una simile contrada quella Villa fuori la porta Valeria, ove il gentile Catullo fioriva i suoi versi delle più caste ed elette latine elegauze. — D'altronde ove la pianura mette fine nella pendice del monte, sulla terra in che il Cantor di Corinna in-veniva il tranquillo recesso, e gli ozi eruditi cari alle Muse , è a vedersi oggi una Badìa che Religione fondava dopo il volgere di molti secoli , e che un giorno i monaci di S. Pietro Celestino ( facendo eco alle fervorose preghiere di Pietro il Morrone, pria che la mano della Provvidenza il traesse nel Vaticano a reggere le sorti dell' universa Chiesa ) vi faceati risuonare le loro pietose salmodìe. L'edilizio per ampiezza e beli'ordine di disegno è de'più magnifici di tal sorta , i belli porticati, le ampie scale, i lunghi corridoi, le biblioteche, gì' archivi, i marmi , le pitture , i rabeschi , gl' intagli ; tutto è ragguardevole per semplicità e regolarità di disegno. Al mirare ogui porta ed ogni sala , vi leggi dipiuta una storia di Santi e di Pontefici; son opere fatte a carbone , e tutte 1' ebbe eseguite quell' egregio artista Fra Giuseppe Marti-uez, di cui sono a vedersi ancora le molte figure esistenti nel bellissimo refettorio , unitamente a due quadri , 1' uno rappresentante la moltiplicazione de'pani, e l'altro la sacra e mistica Cena. La Chiesa dominata da un gotico campani-