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CAPITOLO m.
AVANZI DI MONUMENTI ANTICHI B FATTI MEMO! A NOI.
Che se per le politiche rivolture e per le de-Yastazioni de9 barbari , nulla è campato dell9 antica sapienza degli avi nostri ; le scritture de9 sassi e dei monti sono, come dice leggiadramente il Bail-ly, gii archivi e le biblioteche dell'antichità.—» Ond'io vo'dire il monte Frontino presso la città di Corbione (i) per qualche miglio forato internamente a scalpello nella pietra viva, ad oggetto di aprire un canale alle varie sorgenti di acqua di quella montagna , per l9 irrigazione dei campi adjacenti e per 1' uso delle sue terme, per animare molini e per attivare altre macchine idrauliche ; la via di Pedo aperta dentro uno scoglio tagliando grandi massi , lavoro al quale con difficoltà si giungerebbe anche oggi coll'aju-to delle mine ; augusti gradini formati sur un monte di pietra che danno accesso alla rocca dei Serrone • la quale si vuole sia stata l'antica fortezza di Capena ; le mura ciclopèe gloria dell'arte ne9 tempi più ri moti, quando di poligoni massi colossali di. pietra senza cemento commessi si cerchiavano le citlà , e dentro di esse si muravano le rocche poderosamente : le quali costruite da nostri primi Sicoli , a buou dritto possono dirsi auteriori a tutte le eostruzioni latine (2); alcuni residui di tempi formati di gros-
(1) Corbione corrisponde alP odierno Corvaro.
Ìi) Dilettevole assai nella nostra provincia di À