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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   - 9° —
   tini (i). Ivi presso Colilia passava Ercole dopo soggiogata la Spagna , laddove mirando quel barbaro costume d immolare i propri figli all' onor della patria, rivelò tosto ai Pelasgi colà -stabiliti che. gli Dei punto non gradivano i sacrifizi umani , sibbene la mente, dell9 oracolo era quella che si sacrificasse annualmente un Simulacro umano fatto di cera (a). Lungo quella pianura, secondo che lo apprendiamo da Livio, per qualche giorno dimorava accampato Annibale : qut»l-1' Annibale Cartaginese già scritto a grandi caratteri nelle pagine della storia (3).
   Oltre a ciò vse è vero che allora cresce V importanza della descrizione storica e topografica di una contrada , quando è stata essa il principale teatro degli avvenimenti che han deciso di tutto un paese > o condotto almeno a memorabili risultameuti ; qui mi giova il riferire che percorrendo la via Salaria , Annibale penetrò
   (i) Oltfrido M filler : Die Elruscktr ; Beschfuss der Einìeilung , e nelP altra op**ra : f orerinnerung ubar die Quellen der etruscftisclien Alterthums-kunde.
   {?) Si legga all'uopo Antonio Lodovico Antinori nelle memorie istoriche delle tre provincie degli Abruzzi ( Lib. i. e- i. ) laddove dice, che i Pelasgi stabiliti in Colilia ( oggi Citta-Ducale ) adempivano alla richiesta dell' Oracolo di Apollo con il sacrificio d' un uomo in ogni anno.
   (3) In simil guisa Tito Livio ( Lib. ) descrisse il passaggio di Annibale Cartaginese per Amiterno : Cas-lius , Romam euntem ab E reto divertisse eo Hannibatem, tradii iterque ejus ab Reale , Cutiliisque et ab Amiterno ordì tur et Campania in Samniwn^ indi? in Pelignos per-venisse : prctterque oppidum Svlmonem in Marrucinos transisse , inde Albensi agro in Marsos , hinc Amiter-num, Forulosque vicum venisse.
   v^ooQie