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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — V c-
   nelle Puglie dopo la sanguinosa battaglia del Trasimeno; Cesare marciò a discacciar da Cor-finio i partigiani di Pompeo; Teja re de9Goti piombo a soccorrer Cuma ; l'ardito.Lautari corse a devastare le coste marittime siuo ad Otranto; Cario Maguo inviò Pipino contro Griiuoaldo duca di Benevento ; Ludovico li passò per rintuzzare T alterigia de'Saraceni annidati in Bari e nelle Calabrie ; 1' imperatore Lotario invase il Regno di Ruggiero ; Federico di Svevia uscì nel iaa6 a danno delle città della Lega Lombarda e nel i a35 a gastigo del suo ribelle primogenito Errico ; mentre Manfredi per la stessa strada spedì soccorso ai Ghibellini nella Marca di An-coua. Aggiungi che iu quella pianura il capitan Generale Braccio, nel i4*3 venato a danni della città di Aquila e quella stringendo d9 ossidione , perisce sul campo alla mal combattuta battaglia (i). — Per la via Valeria poi Corradino sollecitato da' Baroni Ghibellini di Sicilia e del Regno , si mosse con numerosa oste da Alemagna onde ricuperare il trono de9 suoi avi , il regno di Napoli; sicché venuto a giornata nel 1268 con Re Carlo d'Anjou, fu sanguinosa battaglia nel territorio de' Marsi, dote rimase Carlo vittorioso ; e di cui vive la memoria nel Muratori, in Gio Villani , nel Macchiavelli, nella cantica di Dante e nel!' Ariosto. Pel guado di Tronto entrò nel reame Giacomo Piccinino militante per Reuato di Angiò ; onde nelle pianure del Tordi-
   (1) Si allude al Generale Braccio da Montone , il quale morì nelle vicinanze di Bazzano allorché assediava la città di Aquila , e di cui sarà latta menzione a suo luogo — Cap. V.
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