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no, il 27 Luglio 1460, pugnarono a gara i seguaci delle due scuole opposte di Braccio e tl« Sforza. Ivi la formidabile congiura dei Baroni contro Ferdinando I crollò con la giornata dei 7 Maggio i486 salto le mura di Mortorio. Nel i557 numerosi eserciti Spagnuoli e Francesi qui pugnavano ferocemente, fra 'l suonar degli strumenti guerreschi e lo spesso tuonar de'cannoni» Nel i566 molte città e terre delle costiere d'Abruzzo furono infestate dall' armata Turca sotto la scorta di Piali Bassa, e per ordine del gran Solimano. Ed in tempi a noi pia vicini , basta ricordare come nel Marzo del 1744 l'e-
sercito Spagnuolo guidato dal Generale Conte di Gagos, consistente io poco meno di dodicimila Spagnuoli, passò il Tronto ed. entrò in Abruzzo; e forse vi avrebbe stampato orale di desolazione e di lutto, se non fosse stato inseguito da ir esercito Austriaco numerosissimo. Nel 1798 furon prima 4ccampa«netiti di Napolitani sul Tronto, ita Aquila e Tagltacozzo, Dultesme attaccò Civitella «lei Tronto e Pescara , e Rusca traversati i monti ai condusse in Teramo e nell'Aquilano; nel ifioo grossa legione di Napoletani operò negli Abruzzi ; nel 1804 1 Francesi vi penetrarono per occupata di bel nuovo le Puglie ; nel i8o5 Napoleone dava al Generale Saint~Cyr istruzioni sulla . fortezza di Pescara, e la parte eh' essa doveva rappresentare nell' invasione del reame o nella ritirata ; ed appresso il generale Russo Lascy accampò pure negli Abruzzi contro ai Francesi; nel 1806 cinquantamila uomini guidati dal maresciallo Masseria , avanzando-per le vie di Aquila, Cepratio e Fondi, intimarono la resa a Civitella , Pescara , Capua ,
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