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re ; nell9 altro poi v9 è dipinto il battesimo di Costantino. Condotti parimente con grande magi* stero sono gli affreschi di Giulio Ce&ire Bedeschini istoriati nella Cappella della cospicua fa-» miglia Branconj ; non che quelle antiche pitture a fresco allogate intorno al coro , che tioi lamentiamo perchè disfatte nel rifondare le nuote mura (i); ed oh ! quanti peccati si soo commessi contro coloro che levarono Italia in soglio di re-gina delle Arti ! — Ma quello che vn questa Chiesa rattrista la mente di chi . alcun poco sia saputo nelle storie patrie, è appunto il non più poter mirare lo stupendo quadro della Visi* tazione dell9 immortale Urbinate, il quale fatto dipingere dal nostro cittadino Gio. Battista Brancoli io per mano dell'Italico A pelle (3), dopo essere stato per molti anni vanto e pregio della nostra patria , fu trattò dal volere di Filippo IV ad abbellire la regia opera dell'Escuriale ; e finalmente venne donato da Ferdinando VII a Lord Welliucton. Ma checche sia di ciò, ponendo io mente alle pregevoli pitture che questa Chiesa nobilitano ^ medito innanzi ad un quadro di Baccio Ciarpi di Firenze, del maestro di Pietro da Cortona» — Nel 1617 il valeute artista dipingeva in Roma il quadro di cui è menzione , rappresentante il battesimo di Costantino: il grande avvenimento che riconciliava la porpora imperiale colla fede di Cristo. Oh! iu mirar questo dipinto qual dolcezza ineffabile f i notula
(1) Questa Chiesa da gotica che era fu ricostruita dopo il 1708 , per quel violentissimo terremoto colatilo fatale ai Tempi e fabbricati aquilani.
(?) V. Quatreuiere de Quiucy. vita di Raffaello.
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