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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   lo spirito 1!! È il quadro ricco di molle figure ; magnifica u' è la composiziooe, stupenda l'e-spressioue de1 personaggi che vi campeggiano , sublime il sentimento che desta. Il nobile affettuoso fiducievole volto di Silvestro I mirabilmente contrasta con le abbronzate maschili membra di Costantino Imperadore, il quale stando col capo riverente e le braccia conserte al seno, per mano di quel Santo Pontefice vieoe rigenerato alle acque di redenzione.
   Ben ò a dolere che il tremuoto del 1703 ebbe uguagliata al suolo gran parte della Cnie-sa di S. Giusta ; onde la storia rimembrando di quale artistica eredità dotato avrebbe le successive generazioni , deve intonare un'inno sulle sue rovine (1). Però ci è grato il. dire essere attualmente il fronte della medesima uno dei più perfetti modelli dello stile romando-gotico , e
   (1) Ninna cosa di preciso possiam dire suIJv origine della Chiesa Collegiata e Parrocchiale di S. Giusta , quello però che sappiamo di certo si e che il suo Capitolo ( all'epoca di Federico II o in quel torno ) venne da Bazzano, Castello della Diocesi di Aquila , dtlto anticamente Offidiaj tra perchè era colli il Tempio del Dio Fidia , o Medio Fidio creduto a' tempi del Paganesimo figlio di Giove, ed adorato qual Dio della fede. Questa chiosa poi è votata a S. Giusta, per il riflesso che quasi tutte le Chiese furou fabbricate nella nostra citta da ciascheduno de9 castelli circouvicini , i cui naturali portatisi qui ad abitare, amarono ritenere il nome delle C hiese Matrici delle rispettive regioni dove erano oriundi. Quindi scrisse Carlo Fràuchi ( Difes. della Città dell Aquila ) » le Chiese furono in diversi luoghi della » cittk edificate anticamente colle loro fontane da i Po-» poli de'Castelli, allorché portaronsi ad abitare uell' A-» quila ».
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