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   termo scorderebbe i suoi uffizi , noi non Togliamo certamente lasciare inosservati alcuni altri Tempi, i quali appartenendo ai secoli XIII e XIV, tanto fecondi di capoiayori di architettura , sarebbero modelli superbi del gotico stile , se Tira degli elemeoti, e talune fiate mano devastatrice di pretesa civiltà non li Avessero guasti. Tuttavolta per essersi introdotta una buona architettura nei più di questi ristauri , sono a vedersi innanzi ogu* altro le Chiese di S. Domenico o di S. Agostino. La prima che fu edificata fio dal 1309 da Re Carlo II d' Angib eoa disegno da lui medesimo ordinato (1), cadeva dalle fondamenta pel tremuoto del ywjo%\ enon è a dire con quanto danno alle opere di arte che l'adornavano. Però dopo alquanti anui «Iella tremenda catastrofe il milauese Piazzohp f. esimio architetto , con suo disegno la fé' risorgere non meno bella e maestosa che prima;, che anzi vi si adoperò con tanta saggezza che punto non guastò quanto il terremoto lasciava illeso. Come sarebbe a dire le mura esteriori costrutte di tra-vertino , le bellissime porte di stile romando-gotico con gli antichi affreschi ne' loro timpani, e nell' interno la superstite cappella del Rosario di cui era stato architetto e dipintore il valente Saturnino Gatti. Checché ne sia di ciò, nella Chie-
   (1) Per nn minèolo operalo da Dio in vantaggio di Re Carlo , dietro intercessione di S. Maria Maddalena , f indusse 1' Angioino ad edificare questo tempio ; e uon altrimenti che altre Chiese nel Regno , lo dedicava a questa gran Santa. Poi egli medesimo lo concesse a* Frali Predicatori , unitamente al palagio che al tempio si attesta ed al giardiuo adjacenie.
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