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nella parte inferiore sono due nicchie con le statue de*Sauti Pietro e Paolo, che affiancano una finestra dalla quale si scorge la cassa dove riposa il corpo del Santo. Sebbene mi duole assai il vedere sostituita una cassa di legno a quel-T arca di argento del peso di 1309 libbre , e del costo di 37500 ducati , che Lodovico XI Re di Francia , per adempimento di un suo voto , nel 1480 mandava in Aquila , dopo di averla fatta benedire e consagrare da Sisto IV in Ro* ma. E tu Filiberto di Chalons principe d' Orau-ges ardisti involarla con sacrilega mano ; ma l'auatema di tutti i buoui ancora sta sul tuo capo, nè mai si cancellerà (1)!
Or questo grandioso Mausoleo , che ben pub essere comparato a quanto di più prezioso operarono gli scalpelli toscani e veneziani in queir età , tutto è opera di quev famosi abruzzesi Silvestro Ariscola , il quale scolpì tutta la parte figurata , e Salvato dall' Aquila che fece
(1) Involatosi dall' Orangea questo monumento dell' oreficeria francese, il Magistrato aquilano, per voloa-tà di Paolo III fece lavorare una seconda cassa nel secolo XVI, il di cui valore giungeva a 1400 scudi. Questa poi fu eseguita a punta di cesello da Bartolooiraeo, Raffaele e Gaspare Romanelli , padre e figli » i quali, siccome dicemmo, nell' arte dell1 oreficeria erano mirabili : che anzi per la vaghezza del lavoro , i belli intagli e le figure di tutto rilievo , superava di gran lunga quella mandata dal Re cristianissimo Lodovico di Francia. Perà nell1 ingresso delle armi francesi nella cittk di Aquila nel 1799, tra le immense gravezze che le furono recate , una fu quella di deplorare la perdita di questa fa* vnosa arca di argento , della quale a noi altro non rimase che la sola aquila ( emblema della ciak ) la -quale alla cassa era sovrapposta.
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