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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 134 —
   e due sovrani Angioini, Carlo II re di Napoli col suo primogenito Carlo Martello re di Uu-gheria ; i quali si partirono a bella posta dalla metropoli del reguo delle due Sicilie , cou grau
   Jo lenne avvertito di aver avuto comandamento da Dio onde largii avvisali di una simile minaccia. Batti questo a fermar la mente e le parole di tutti su quel famoso eremita. Chi le penitenze , chi i miracoli , chi le virtù ne discorreva \ e fu anche qualcuno che lo propose a Pontefice sommo. Il Cardinale Latino, che era devotissimo del Santo di Morrone, raccolse sollecito la propo* sta , e senza altro io mezzo ravvalori del suo suffragio. Furono ad un tratto lotti presi dal pensiero della stupenda sautitk del romita , e per questa lo riputarono de* goo del papale seggio. Convennero in Pietro da Morrò* ne i suffragi ; e Latioo come decano, ebbe (acolth di sceglierlo per lutti.
   Era il santo eremita Pietro in so i seltantadue anni ; e forse presentiva vicino P arrivar della morte ,
   Suando al cadere di un giorno di Luglio giungevano io olmona i deputati dal Conclave a recargli I1 onore delle infule pontificali. Erano costoro V Arcivescovo di Lione, il Vescovo di Orvieto , quello di Porto, e con loro due notai apostolici. Al rompere del giorno si misero a sali» re il monte ; e mentre per angusto sentieruolo molli di sudare e Ira tela ti sai iva uo , eccoli venir loro appresso e r.ifigiungerli il Card naie Pietro Ci loiina , che a Tirsi primo nunzio di sì lieta novella , erosene venuto presta* mente da Ptrugia. E giunsero ad uu picciolo recinto di uo muricciolo , in cui si apriva una poniceli* , e p ù oltre una celle ita , che bipartiva uua parete , e ne l'ormava due angusl ssime. Era all'esterno muro una finestra , che non dava ingresso al capo del riguardante , perchè munita di golosa inferriata , in cui poneva*! d Santo ai rari colloqui de'visitanti.
   A questa si fecero i messi reca tori di tanta novella ; e videro in II' oscura celletla un uomo annoso , in ispide pi lli , e sconcertalo alla lor vista. Aveva bianca ed irsuta la buiba, solcale le gote , e tutta infralita la persona
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